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a UDINE : SCELTE PARTECIPATE Stampa
23 novembre 2017, giovedì ore 10, a UDINE nella Sala Valduga della Camera di Commercio di via Morpurgo 4, SCELTE PARTECIPATE incontro organizzato dal Forum CONSUMATORI / IMPRESE FVG

Il programma

Apertura lavori - Edo Billa, Presidente Forum Consumatori - Imprese Fvg
Saluti di Giovanni Da Pozzo, Presidente Camera di Commercio Udine
Ore 10.20 Relazione di Lorenzo Sacconi, Professore di Politica Economica, Università di Trento Impresa socialmente responsabile e la sua governance democratica
Ore 11.00 Interventi programmati:
- Wanni Ferrari, Presidente Federconsumatori Udine Attuazione del com.46, art 2, L. 24 dic. 2007, ruolo delle associazioni dei consumatori nei servizi pubblici.
- Arturo Pellizzon, Segretario CISL regionale FVG “La partecipazione”, documento CGIL CISL UIL del gen. 2016
- Fabrizio Cattelan, Animaimpresa, Capogruppo Alimentari e Bevande, Confindustria Udine Responsabilità sociale d’impresa, coinvolgimento degli stakeholder
- Roberto Sesso, vice Presidente Legacoop FVG Impresa cooperativa - Modello ancora attuale di scelte partecipate?
- Silvia Pedrotti, Banco dell’energia onlus A2A: Responsabilità sociale e solidarietà, il progetto Banco dell’energia
- Mario Minoja, Professore di Economia Aziendale, Università di Udine Stakeholder, valori e creazione di valore nell’impresa
Ore 12.30 Dibattito e Replica dei relatori
Ore 13.00 Chiusura lavori
Segue vin d’honneur

La scheda
Dopo lo sconquasso di 10 anni fa, l’economia, anche nel nostro Paese, sembra indirizzarsi verso una fase di ripresa.
Una ripresa timida e incerta, in un contesto molto diverso da quello che abbiamo vissuto fi no all’inizio del secolo e nei decenni precedenti. Questa diversità si può constatare e misurare in molti ambiti: innanzitutto nel contesto tecnologico che ha cambiato tutti i gangli vitali della società; nel disincanto ideologico sia in ambito politico che economico; nella ridotta fiducia verso le istituzioni; nella ristretta autorevolezza della classe intellettuale e nella mancanza di autorità riconosciute; nella ricerca di un nuovo paradigma di riferimento e nell’ancora confusa volontà di partecipazione.
In questi ultimi anni inoltre, anche nella nostra Regione, fatti rilevanti hanno scosso il tessuto sociale ed economico: crisi permanenti di diversi settori produttivi e commerciali; delocalizzazioni; fallimenti di importanti imprese anche cooperative; crack bancari con un pesante coinvolgimento negativo di decine di migliaia di famiglie; il tutto accompagnato da un aumento costante delle disuguaglianze. Fatti che hanno creato un generale clima di sfiducia e un risentimento sociale verso le istituzioni e gli agenti economici. Rispetto a tutto ciò non si apprezzano cambiamenti strutturali nei modelli socio-economici, i quali sono rimasti ancora in buona parte ancorati a visioni, pratiche relazionali, regole e norme vetuste, dove gli interessi particolari e immediati hanno in buona parte il sopravvento e frequentemente manca una visione di prospettiva e una idea complessiva di sostenibilità, la politica arranca a volte con fughe disordinate e si paventa perfi no il rischio della tenuta democratica delle istituzioni.
Accanto a questo ci sono però anche volontà nuove e positive, molte forze e persone responsabili in vari settori cercano di ritrovare il bandolo della matassa per riavviare una fase più equilibrata nelle attività economiche e nella vita democratica del nostro Paese. Tra le varie questioni che si pongono e che dovranno essere affrontate, una in particolare ha un valore strutturale e riguarda la diffusione della partecipazione e della democrazia dei vari soggetti che concorrono al funzionamento del processo economico, dalla produzione al consumo.
Come si può applicare la partecipazione democratica nei vari segmenti dell’economia?
Come sviluppare un adeguato confronto e una sorveglianza finalizzata a realizzare maggiori equilibri di potere e una più equa distribuzione della ricchezza?
Fallito il modello della massimizzazione dei profitti e della finanziarizzazione dell’economia, molti attori economici e rappresentanze sociali si stanno indirizzando verso una maggiore responsabilità sociale e una sostenibilità complessiva.
Il passo successivo sarà realizzare maggiore partecipazione nel governo dell’impresa e negli organi di regolazione, controllo e vigilanza pubblici e privati, e una maggiore trasparenza sul mercato. Come molti autori hanno dimostrato, una partecipazione attiva di tutti i soggetti del mercato, in particolare gli imprenditori, i lavoratori e i consumatori, possono realizzare una maggiore efficienza produttiva ed economica, migliorare l’equa distribuzione della ricchezza, salvaguardare onestamente i vari interessi in campo, realizzare una migliore civiltà economica e sostenibilità ambientale.
Il presente convegno vuole analizzare in particolare gli aspetti della partecipazione e del possibile governo multistakeholder dell’economia. Si misurerà da un lato con la ricerca pratico-teorica del mondo accademico e dall’altro con le novità a volte importanti anche se ancora poco diffuse, come quelle della Responsabilità sociale dell’impresa e della cooperazione, e le ancora timide proposte e possibilità di partecipazione messe in atto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni dei consumatori.

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