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a UDINE :DONNE AL LAVORO. OCCUPAZIONE, IMPRESA E SPORT TRA DIRITTI NEGATI E DISCRIMINAZIONI Stampa
22 giugno 2017, alle ore 17 a UDINE nella Sala dell’Economia della CCIAA in Piazza Venerio 8, convegno DONNE AL LAVORO. OCCUPAZIONE, IMPRESA E SPORT TRA DIRITTI NEGATI E DISCRIMINAZIONI

Programma:
> ore 17.00 Saluto di benvenuto di Giovanni Da Pozzo, Presidente della Camera di Commercio di Udine

> ore 17.10 Apre e presiede Renzo Pascolat, Presidente di AFE-Associazione Friuli Europa

> ore 17.15 Intervengono:
 Cristina Fanciullacci, CISL – Udine “Occupazione femminile: criticità e prospettive”
 Filomena Avolio, Presidente regionale Movimento Donne Impresa FVG di Confartigianato “Cosa vuol dire essere imprenditrice oggi: problematiche e prospettive”
 Alessia Tuttino, Vice-Capitano della squadra di calcio femminile UPC Tavagnacco: “Essere calciatrice oggi: problematiche e prospettive”
 Roberta Nunin, Professoressa Associata di Diritto del Lavoro dell’Università degli Studi di Trieste e Consigliera di Parità FVG “Quando la parità è un miraggio: le molestie sul lavoro e la discriminazione di genere”
 Annamaria Poggioli, Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità FVG “La parità di genere nel mondo del lavoro” Coordina Maria Rosita Cagnina, Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi di Udine

> ore 18.45 Dibattito e conclusioni dei lavori


Secondo l’articolo 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Era il 1947 quando l’Assemblea Costituente approvò questo articolo aprendo la via ad un cambiamento culturale nel nostro Paese, poiché l’uguaglianza dei generi diventava un principio basilare della Repubblica Italiana. Dal punto di vista legislativo a partire dal 1950, con la prima legge di tutela delle madri lavoratrici, iniziò un percorso che è proseguito negli anni, permettendo al genere femminile di conquistare nuovi diritti, ma che ancora ha di fronte un lungo cammino per realizzare pienamente il dettato costituzionale. Molti obiettivi restano ancora da conquistare, in particolare in tema di parità lavorativa.


Per il Consiglio direttivo di AFE, il Presidente Renzo Pascolat 338-1289786 – Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo www.associazionefriulieuropa.eu

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